giovedì 16 febbraio 2012

Dolore

Oh no, il dolore. 
È tornato, infido e strisciante, e si è impadronito ancora della mia vita. 
Parlo del dolore fisico costante, quello che non ti fa urlare ma ti accantona in un angolo, rannicchiato, a piangere e desiderare di non esserci più. 
Quello che ti fa sentire solo al mondo, abbandonato da tutto e da te stesso.
 
Ti manca il respiro per giorni, e nella disperazione più cieca ti chiedi se tutto questo potrà mai passare, se tornerai mai a vivere.
Dicono che passerà; ma per ora è tornato, e non sono più io. 

L'ho temuto per mesi, e ora che ne sono nuovamente schiava riconosco quella trasfigurazione, quel senso di smarrimento totale e di annientamento irreversibile, e lo subisco passivamente. 
Guardo le gente vivere, e penso che non potrò più essere come loro. 

Il dolore è tornato, e ha inondato i miei sensi.
Sono cancellata. 

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