domenica 26 febbraio 2012

Ciao amico

Ti saluto amico sincero, compagno di anni trascorsi vicini, figlio fedele. 
Ti allontani, sguardo liquido, cieca fiducia. 
Ti accompagno fino a qui, su questo letto che conosci e ti spaventa da sempre, e da qui dovrai proseguire da solo. 
Da qui dovrò proseguire solo anche io, amico mio, e porto il mio dolore chiuso nel pugno che stringo forte. 

Ti saluto amico dal naso umido, scodinzolante invadenza, le nostre strade divergono qui. 
È per aiutarti che ti accompagno, è per rispondere al tuo sguardo implorante che ti accarezzo anche se oggi sono il tuo carnefice.
Ti alleggerisco di un peso che non osavi scrollarti di dosso, forse per non deludermi. 

Ti saluto  amico mio, amore cieco; spero che ci sia un posto da qualche parte in cui, arrivando un giorno, ti troverò ad aspettarmi con il guinzaglio in bocca. E spero che in quel posto, nell'attesa, ci siano tante palline da tennis colorate per te!


(in memoria di Zar, e anche di Mira e Drago... Dolci amici)

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