lunedì 19 marzo 2012

Schiava e padrone

Faccio quello che vuoi tu.
Mi comandi a bacchetta e devo correre ogni volta che lo desideri.
Hai potere su di me più di un figlio, più di qualsiasi amante dal richiamo magnetico, vieni prima di ogni altra esigenza e mi annienti così, in un solo giorno.
Sono completamente in balia del tuo richiamo silenzioso.
Arrivi inaspettato, pretendi senza nulla dare e detti legge, su di me, sulla mia famiglia, nella mia casa.
Ti senti potente, perfido dominatore, ma sei così piccolo da risultare invisibile.
Sembra quasi che ti diverta a piegarmi in questo modo, ma so che nonostante le apparenze non c'è malignità in te: è soltanto la tua natura.


Natura ingrata, che ti ha reso odiato e temuto.
Natura ironica, che ti ha creato potente e devastante ma così vulnerabile che scompari in un solo giorno.
Per questa volta hai finito con me, e dovrai trovarti un nuovo schiavo.


Hai le ore contate, caro mio virus gastrointestinale.

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